"Capisco..." disse pensieroso il vampiro, poi attraversò lentamente la stanza fino alla finestra. Qui restò a lungo, in piedi, contro la luce di Divisadero Street e i bagliori intermittenti del traffico. Adesso il ragazzo riusciva a distinguere più chiaramente l'arredamento della stanza, il tavolo rotondo di quercia, le sedie. E su una parete, un lavandino e uno specchio. Posò la cartella sul tavolo e aspettò."Quanto nastro hai con te?" chiese il vampiro voltandosi, così che il ragazzo ora ne poteva scorgere il profilo. "Ce n'è abbastanza per la storia di una vita?"
io ho letto il seguito "Pandora" molto bellino